La Bella e la Bestia

di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont
Commedia
Speattcolo per bambini: durata 1 ora circa.


Bella è una ragazzina appassionata di fiori e desidera ardentemente coltivare la rosa nera che però si trova solo nel paese degli Urogalli. Suo padre, per farla contenta, decide di mettersi in cammino e di andare a prenderle un esemplare di questa rosa. Una volta trovato, non senza difficoltà, il paese degli Urogalli, il padre trova la rosa nera per Bella, ma quando la coglie accade un prodigio inaspettato.

Toccherà infine a Bella correre in soccorso del padre e risolvere con acume e benevolenza la situazione.

Una storia magica e incredibile su come l'amore può trasformare il carattere e la disponibilità verso gli altri di ognuno di noi.

Una fiaba moderna e intrigante che smaschera la bestia annidata nel carattere delle persone, insegnandoci che l'amore e la condivisione possono far sbocciare ovunque uno splendido fiore che si chiama principe azzurro.

 

Riassunto:

Bella è una ragazza appassionata di botanica che ha il grande desiderio di coltivare un fiore rarissimo: la rosa nera, una pianta che cresce soltanto nel lontano paese degli Urogalli. Suo padre vuole farla felice e va perciò alla ricerca di questo misterioso fiore.

Durante il cammino incontra il Dottor Miracolo, uno stravagante insegnante di botanica, che cerca di aiutare il brav’uomo proponendo delle piante alternative che possano accontentare la fanciulla. Bella però non appare mai soddisfatta e si ostina a volere solo la rara rosa nera.

Il padre decide allora di rimettersi in viaggio ed arriva al cospetto di un oscuro castello ricolmo di ogni leccornia. L’uomo affamato mangia a più non posso e prima di partire nota in quel luogo misterioso una rosa nera e la coglie.

Tale gesto provoca l’ira del padrone del castello, un mostro orribile ma appassionato di fiori, che decide di condannarlo per furto rinchiudendolo a vita nella torre.

Bella, preoccupata per l’assenza del padre, viene a sapere quanto gli è accaduto da un passero mattugio e parte alla volta del castello per salvarlo. Qui la giovane incontra la Bestia ma grazie al suo coraggio ed alla sua intelligenza, riesce a guardare al di là del suo aspetto ed inizia a farci amicizia.

Quando però la Bestia scopre che la ragazza è giunta al suo cospetto per salvare suo padre, credendo che le sue carinerie siano un inganno, la rinchiude nella torre con lui. Bella tuttavia non si dà per vinta e riesce a convincere la Bestia a liberare i due prigionieri.

La giovane ed il padre sono allora liberi di tornare a casa ma prima di partire Bella decide di compiere un ultimo atto di generosità e regala al suo carceriere un fiore di sua creazione.

Questo gesto di gentilezza spontanea spezza l’incantesimo che era stato gettato sul castello ed allora la Bestia si ritrasforma in un bel Principe che con gioia inizia una nuova vita insieme a Bella.

 

Approfondimenti

Scheda dello spettacolo:

  • Titolo originale: La Belle et la Bête (La Bella e la Bestia)
  • Anno di pubblicazione: 1757
  • Autore: Jeanne-Marie Leprince de Beaumont (Rouen 1711 – Chavanod 1780)
  • Lingua originale: Francese
  • Regia: Raffaello Malesci
  • Interpreti: Silvia Pipa, Danilo Furnari, Fiorenzo Savoldi
  • Durata: 1 ora circa, senza intervallo

Note particolari: la storia de La Bella e la Bestia è presente in molteplici varianti (a partire dal racconto di Apuleio “Amore e Psiche” del II sec., passando dalla versione di Giovanni Francesco Straparola del 1550 a quella di Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve del 1740). Lo spettacolo si ispira al testo di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont e lo modifica ulteriormente per arricchirlo di nuovi spunti di riflessione.

Informazioni didattiche e tematiche:
Comprensione ed accettazione del diverso e dell’altro da sé; significato autentico di bellezza (che non risiede nei canoni estetici ma nella gentilezza e bontà di cuore); valore della curiosità e della conoscenza; modalità di gestione dei conflitti (importanza del ragionamento in opposizione all’istinto); relazione con l’adulto: limiti ed effetti delle proprie richieste (elaborazione del vissuto legato all’impossibilità della figura di riferimento di realizzare alcuni desideri)

L’autrice:
Jeanne-Marie Leprince de Beaumont (Rouen 1711 – Chavanod 1780) è stata una pedagogista, giornalista e scrittrice francese, oggi considerata tra i primi autori ad adottare volontariamente uno stile semplice più adatto ai giovani lettori.

Marie-Barbie Le Prince (questo il suo vero nome, sostituito per un errore di cui ancora non si conosce l’origine con Jeanne-Marie) si formò alla “maison d'éducation des dames d'Ernemont” e divenne istitutrice nel 1736. Lavorò come governante, svolgendo funzioni di dama di compagnia e di insegnante di musica, per la figlia della duchessa di Lorena fino al matrimonio con Monsieur de Beaumont nel 1743.

Nel 1748, dopo la separazione dal marito e l’annullamento del matrimonio, si trasferì a Londra dove si occupò dell’educazione dei bambini dell’alta società inglese.

Il suo primo romanzo fu “Il trionfo della verità, ovvero Memorie del Signor della Villette” (Le Triomphe de la vérité, et Mémoires de M. de La Villette, 1748) ma raggiunse la notorietà grazie al “Magazzino dei bambini, ovvero Dialoghi di una saggia governante con i suoi allievi più distinti” (Le Magasin des enfants, ou Dialogues d’une sage gouvernante avec ses élèves de la première distinction) pubblicato nel 1757. In esso è contenuta la sua versione del racconto “La Bella e la Bestia” (La Belle et la Bête) riduzione del testo pubblicato nel 1740 da Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve. Tale versione è quella che ha reso questa storia popolare e su di essa si basano la maggior parte degli adattamenti successivi.

Risposatasi, tornò definitivamente in Francia nel 1776 e si ritirò in una piccola tenuta vicino ad Annecy dove morì nel 1780.