Uccidiamo mamma...?!
Liberamente tratto da L'Orestea di Eschilo
con suggestioni da Elettra di Eschilo, Sofocle, Euripide, Hugo von Hofmannstahl
Una tragedia antica.
Una famiglia perfetta.
In apparenza.
Non è storia passata, ma molto attuale.
La Scuola dell'Attore indaga il teatro classico per creare il teatro contemporaneo
Una famiglia antica, non proprio perfetta
La storia degli Atridi, ovvero una famiglia che viene da lontano, un mito. A noi ne interessa una parte, quella relativa ad Agamennone, alla moglie Clitemnestra e ai figli Elettra e Oreste. Non proprio una bella storia, ma archetipa perché ne parliamo da probabilmente più di 3000 anni. Le prime attestazioni orali dei racconti omerici, l’Iliade per intenderci, risalgono pare al 1200 a.c. .
È quello che si chiama un classico. E lo era probabilmente già al tempo dell’Orestea di Eschilo (458 a.c.), per non dire di Sofolce, la sua Elettra è del 420 o di Euripide, che scrive un’Elettra nel 413 ca.
La storia di Agamennone, il vincitore di Troia, che torna ad Argo e viene ucciso dalla moglie Clitemnestra con la complicità dell’amante Egisto, per poi essere vendicato dal figlio Oreste, che a sua volta uccide la madre, non ha mai cessato di essere un “best-seller”!
Ogni elenco di riscritture e adattamenti sarà gioco forza incompleto: L’Agamennone di Seneca, L’oreste di Alfieri, L’Elettra di Hugo von Hofmannstahl (musicata da Richard Strauss), le riscritture di Marguerite Yourcenar, Pierpaolo Pasolini, Eugene O’Neill, Jean Girardoux, Ghiannis Ritsos.
Con grande libertà proponiamo la nostra, nella speranza che la storia teatrale che raccontiamo vi stuzzichi a ritornare alle origini, all’Iliade e alle tragedie greche, che sono il fondamento della nostra civiltà e del nostro modo di pensare.