L’inevitabilità del male.
Mettiamoci nei panni di Amleto, un ragazzo che ha intuito che madre e zio, incestuosi, hanno ucciso suo padre, vantando il denaro e il potere come unici moventi. Mettiamoci nei panni di chi d’improvviso sente dischiudersi lo sguardo, e vede la realtà nei suoi giochi ambigui e nelle sue effimere velleità. E nell’osservare si accorge che quanto appariva in precedenza non corrisponde alla realtà, i giochi di potere, le reazioni e nemmeno gli affetti. D’un tratto un fantasma, voce dell’inconscio, gli suggerisce che dietro ogni gesto umano vi è un freddo e spietato calcolo utilitaristico, che inquina l’immagine genitoriale e non lascia scampo ai sentimenti, irretendoli nel vortice della speculazione narcisistica.
Amleto non ha più un padre amorevole ne una madre devota, ma solo l’esempio lampante di come il mondo non regga la sua struttura su fondamenta genuine, ma sulla sofferenza, sulle passioni indomite e incondizionate, sull’avidità, sulla lascivia, sul “male”.
Egli osserva e si stupisce, sente il suo animo scomporsi in una sorpresa e disgusto, rassegnazione e rabbia, s’insinua il sospetto cha alla base di tutto vi siano soltanto gli interessi materiali e personali.
Shakespeare possiede una visione pessimistica del mondo e la infonde ai suoi personaggi letterari: crede in una malvagità di base dell’essere umano e nella morte come unico rimedio agli errori della vita. Solo un “animo nobile” come Amleto è in grado di fronteggiare la propria capacità razionale al di sopra di odio e violenze; c’è qualcosa che unisce Shakespeare e Amleto, tutti i personaggi scenici e gli uomini reali. Il dolore del mondo, una sofferenza che nasce dalla presenza del male nella vita umana.
Tutto comincia nell’intimità della propria casa
Quella di Amleto
La notte specchio di pioggia e asfalto
Ci naviga dentro il cielo il dolore
Rumore sospeso che non esplode
Scivola
Lungo le pareti
Lento
Inesorabile
Nell’aria prende forma ovattato
Quasi a non disturbare
Come la neve
Non è il dolore di una ferita
È altro
Mai provato
Il senso della perdita
Dell’abbandono
Il buio dell’anima
Tradita
…madre io ho dentro di me qualcosa che supera la possibilità di essere espresso
…esplodere o implodere?
Ancora oggi ce lo chiediamo
Cerchiamo
Risposte
Proviamo a riflettere
Per porre le giuste domande
...continua
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