Satira, sarcasmo, ironia, sberleffo. I vizi dell’uomo non hanno scampo in questa commedia tratta da “The Beggar’s Opera” di John Gay (1728), resa da Il Nodo Teatro con testo e musiche attualizzate. L’opera di partenza è un testo cult del teatro satirico, ripreso e rielaborato da molti autori.
“Signore e signori, in questa commedia di accattoni e malviventi vi ritroverete tutto quanto è presente nelle grandi opere che rappresentano le vite dei potenti, ma lo vedrete ambientato fra mendicanti, ladri, ricettatori e donne di malaffare”. Questa è la presentazione che i nostri mendicanti-cantastorie fanno di questa “Commedia Satirica in Parole e Musica”. La nostra riscrittura mantiene lo stile “Ballad Opera” che alterna pezzi recitati e arie di commento, ma attualizza e snellisce trama e musiche.
Il motivo principale per cui questo testo è sempre di attualità è che coglie in pieno lo spirito illuminista e umanista dell’epoca, libero da pregiudizi, pungente nei confronti del potere, sagace nell’analisi della società e dell’animo umano. Siamo nel 1728 e pare di essere ai nostri giorni. Fuga dalla povertà, egoismo umano, ingiustizia sociale, delinquenza, corruzione sono argomenti su cui tutt’oggi dibattiamo e ironizziamo.
Grazie alle conquiste liberali e al conseguente progresso civile e sociale promosso dall’Illuminismo inglese e francese si è raggiunta l’emancipazione dell’intelletto umano e del pensiero scientifico. L’uomo ha acquisito il diritto di analizzare, discutere, dubitare, esprimere opinioni diverse rispetto a quelle del potere (politico e religioso in primis), senza più rischiare il carcere, la tortura, l’inquisizione e perfino la stessa vita. Niente più dogmi, niente più cariche, funzioni, istituzioni sottratte per principio alla critica dell’uomo, essere razionale.
Due mendicanti-cantastorie introdurranno lo spettacolo e accompagneranno gli spettatori lungo la trama, talora inserendosi nella vicenda come personaggi, talaltra commentandola dall’esterno in maniera pungente e disillusa.
...continua
|