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La Putta Onorata
Carlo Goldoni presenta la Putta Onorata nel 1748 per la stagione di Carnevale. La ambienta nella sua amata Venezia e la scrive per la massima parte in veneziano, creando un intrigo avvincente ma soprattutto un vero e proprio affresco cittadino in cui risaltano i ceti popolari: barcaioli, lavandaie, usurai e via dicendo.
Nel riproporre questo capolavoro con gli allievi del primo anno della Scuola dell’Attore di Lonato, mi sono chiesto come avrebbe scritto oggi Goldoni questo affresco popolare e sono giunto alla conclusione che sarebbe stato pieno della vita dei marciapiedi delle nostre città in un miscuglio etnico di culture e popoli diversi, di mestieri improvvisati, di musiche e di malavita.
Abbiamo dunque riscritto il testo in Italiano e ci siamo divertiti a riambientarlo per strada, in ristoranti etnici e fra losche feste mascherate. In un mondo forse più difficile e più complesso di quello immaginato da Goldoni, ma che permette ai personaggi di trovare una nuova dimensione contemporanea. Infatti ci siamo resi conto che il settecento di Goldoni non ha nulla a che fare con l’oleografia in cui molto spesso è stato relegato e che le sue storie e situazioni sono ancora più attuali se epurate da crinoline e merletti. Proponendo il sapore delle nostre strade multietniche, crediamo di essere rimasti più che mai fedeli all’autore e alla sua Venezia del settecento, città già allora cosmopolita, aperta e accogliente. Forse più allora di oggi.
Goldoni è un grande autore drammatico perché non fa sconti alla realtà , non addolcisce l’essenza delle cose. Scrive commedia sì, ma la scrive sul vero degli scontri sociali, sulla prevaricazione dei prepotenti o dei ricchi, sui contrasti familiari, e spesso si ride perché salta all’occhio la grettezza e la banalità del vivere. La Putta Onorata è in questo senso una commedia in cui tutti i personaggi aspirano ad una condizione differente o migliore. Oggi come allora le aspirazioni degli uomini si scontrano con la prepotenza, la violenza e con la dura realtà delle cose. Il sogno di Bettina di essere una “putta onorata†si scontra con mille ostacoli e nella nostra messa in scena resta alla fine solo un sogno.
Gli allievi di quest’anno hanno perciò potuto confrontarsi con un grande capolavoro del teatro, riletto e adattato alle loro corde con l’aiuto degli insegnanti della scuola e di due attori esperti come Danilo Furnari e Stefano Maccarinelli che li affiancano nelle parti rispettivamente di Menego e Lelio.
Tutti insieme abbiamo cercato di costruire uno spettacolo intrigante e piacevole, che faccia sorridere ma che ingeneri anche qualche riflessione sul nostro mondo contemporaneo.
R. Malesci
Gli insegnati della scuola 2014 – 2015
Raffaello Malesci
Davide Cornacchione
Silvia Pipa
Danilo Furnari
Francesco Buffoli
Donatella Gallerini
Alberto Cella
Francesca Carini
Ferdinanda Onofrio
...continua
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Spettacolo di repertorio non più disponibile per la messa in scena.
Regia |
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Raffaello Malesci |
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Assistente alla regia |
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Silvia Pipa, Danilo Furnari |
Consulenze interpretative |
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Silvia Pipa, Danilo Furnari |
Scenografia |
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Raffaello Malesci |
Costumi |
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Gaurav Arora, Raffaello Malesci |
Decorazioni scenografiche |
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Danilo Furnari |
Luci |
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Fabio Tosato |
Trucco e acconciature |
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Luca Miotto |
Fotografie di scena |
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Maurizio Balzarini |
Ufficio stampa |
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Serena Signori |
Segreteria |
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Federica Ghidini |
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Personaggi |
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Interpreti |
Ottavio, marchese di Ripaverde |
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Gaurav Arora |
La marchesa Beatrice, sua moglie |
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Michela Galizzi |
Pantalone de’ Bisognosi, mercante creduto padre di Lelio e protettore di |
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Mauro Bonetti |
Bettina, fanciulla veneziana |
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Adele Draisci |
Catte, sorella di Bettina |
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Deborah Zarneri |
Messer Menego Cainello, barcaiolo, creduto padre di Pasqualino |
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Danilo Furnari |
Lelio, creduto figlio di Pantalone, poi scoperto figlio di messer Menego |
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Stefano Maccarinelli |
Pasqualino, creduto figlio di messer Menego, poi scoperto figlio di Pantalone |
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Salvatore Annibale |
Donna Pasqua, da Pelestrina moglie di messer Menego |
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Elena Zanardelli |
Corallina |
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Elisabetta Canzini |
Tita, fruttarola cinese |
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Giulia Regonini |
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