La 'Lezione' scritta mezzo secolo fa è un classico del teatro di Ionesco. Questo pezzo basato quasi esclusivamente sulla parola lezione ha un ritmo preciso e crescente di forte coinvalgimento.
Al di là dei significati freudiani, psicologici e similari che Ionesco voleva ridicalizzare al tempo della stesura, la struttura del pezzo è castituita con attenzione geometrica e i toni dell'assurdo danno vita a tensioni che sgretolano la ragione, l'educazione. l'istruzione, la moralità ed i luoghi comuni.
Questi i temi che abbiamo cercato di vedere nella lora dimensione più astratta e soprattutto fisica, con movimenti che si compiono cercando sensi ed espressioni plurali, sensazioni che intersecano la parola incidendola, spazi che, come fisarmoniche mute, si dilatano e si cantraggono misurando il tempo, le tragiche violenze quotidiane che respirano inesorabilmente l'inevitabile, l'alone ludico che pervade e guida come un deus ex machina, sono aspetti di questo allestimento non certo consueto.E' un pezzo che senza pretese di dimostrare, senza doveri di sensibilizzare,e senza bisogno di divertire troppo, obbliga gli attori ad una perfetta sincronia e ad una concentrazione senza sbavature per poter regalare agli spettatari un'ora di arte.
Un ringraziamento particolare va a Marina Tortelli che ha semplificato i nostri contorti pensieri corporei.
Giuseppe Masneri
...continua
|