La palla al piede – Chi sarà mai la palla al piede?
Quale fra tutti i personaggi che si muovono in questa vicenda è la palla al piede? L’invadente generale, o la poco gradevole Sig.ra Fontanet o ancora l’autore di canzoni di dubbio gusto? O non sarà invece la sorella della “cantante di cafè concerto” invidiosa del successo di Lucette? L’autore ci svela chi è solo alla fine, facendoci dimenticare il titolo della commedia, e portandoci in un turbinio di gag e di coups de théatre continui alla risposta. La capacità di Feydeau di abbinare giochi di parole (non sempre traducibili purtroppo) a continui colpi di scena è veramente notevole. Come sempre Feydeau si ispira per i caratteri dei suoi personaggi a quanto gli offre la realtà, realtà che anche dopo più di cent’anni è ancora attualissima. D’altronde cambiano gli usi e i costumi, ma non l’animo umano a cui Feydeau attinge per le sue opere.
Le necessarie riduzioni e variazioni all’originale effettuate da Raffaello Malesci non vanno ad intaccare l’essenza di questo vaudeville, lasciandoci il piacere di situazioni comiche che si sviluppano intorno ad un protagonista vigliacco e opportunista ma talmente carico di ironia da renderlo una simpatica canaglia, in compagnia del quale trascorrere un paio d’ore in allegria.
Vaudeville: genere teatrale che nel XVII secolo si sviluppa come un testo inframmezzato da canzoni o balletti. In effetti questo genere teatrale comincia a perdere molto del suo pubblico al nascere dell'operetta, e quindi per sopravvivere muta e alla fine del XIX secolo il termine indica una commedia leggera, divertente e popolare, ricca di intrighi e di rimbalzi. E' un genere senza nessuna pretesa letteraria, psicologica o filosofica. Anzi si fonda su una struttura molto solida, costruita intorno a quiproquo e di casi fortuiti che genera quindi la comicità per la situazione. Il massimo del rinnovamento avviene dopo il 1850 grazie ad autori come E. Labiche (1815-1888) di cui citiamo Il cappello di paglia d'Italia; La scelta del genero; Il viaggio del Sig. Perrichon; e G. Feydeau.
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