Breve storia della commedia
Goldoni scrisse questo testo nel 1753 per il grande attore Collalto che sosteneva contemporaneamente le due parti di Pantalone e di Pantaloncino, la commedia ebbe un buon successo ma Goldoni sentì anche subito la necessità di scriverne una versione per due attori (I Mercatanti appunto) e in lingua italiana anziché in dialetto per garantire una più agevole circuitazione al lavoro. Nonostante ciò la commedia finì fra le opere meno rappresentate di Goldoni e l’unico allestimento degno di nota nel novecento fu quello di Cesco Baseggio nel 1949.
Goldoni, i mercanti e l’economia…
I Due Pantaloni è essenzialmente una commedia economica, lo spunto per la storia parte dalle difficoltà finanziarie di Pantalone causate dalla dissipatezza e dai bagordi del suo degenere figliolo Pantaloncino che egli ha incautamente associato agli affari. La storia, in sé semplice anche se densa di colpi di scena, ci ha ispirato una ambientazione moderna in una nostra media o piccola azienda del nord-est, molto high-tech ma ancora legata al dialetto che abbiamo scelto di mantenere. Pantalone diventa allora uno dei tanti imprenditori che si sono fatti da sé tutto casa e lavoro, mentre Pantaloncino uno dei molti figli di papà che in azienda fanno più danni che altro. Goldoni affronta poi i rapporti fra l’etica mercantile del nord protestante e quella più casereccia e cattolica dei mercanti veneziani suggerendoci contrasti e riflessioni validi ancora oggi. Il testo di Goldoni si presta meravigliosamente a questa lettura contemporanea. In fondo l’unica cosa che è cambiata è il modo di comunicare, l’ambientazione esteriore del mondo, mentre i problemi dei rapporti familiari troppo legati al denaro, dell’educazione dei figli e soprattutto della morale negli affari restano sostanzialmente invariati allora come oggi. R. Malesci
Multimedia
La grande potenza comunicativa su cui si basa la new economy, la capacità di convergere e di far cooperare mezzi comunicazione che erano in precedenza nettamente separati, il trionfalismo tecnologico di molta letteratura sui new media, le affascinanti e colorate interfacce, rischiano di fare dimenticare la banale verità che la vita interna delle imprese è anche, e soprattutto, luogo di poteri e di conflitti. Un 'Goldoni multimediale' non risente di alcun cambiamento testuale: la virtualità elettronica è il mezzo, strumento di dialogo. Per quanto potente, completo e veloce esso sia è in realtà luce, gli schermi non sono altro che lampade, con cui si sostituisce il bisogno quotidiano di luce solare. La percezione delle emozioni, dei sentimenti, del calore di un abbraccio, vengono sintetizzati in icone e segni omologati. D. Furnari
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